A #ChiesinaUzzanese per i diritti religiosi dei Cristiani.

Nel prossimo Consiglio Comunale, previsto per il 31 Gennaio PV, ho presentato, insieme con l’Assessore Benedetti e altri Consiglieri Comunali di Maggioranza che vorranno firmarla, una mozione in difesa del diritto alla libertà religiosa dei cristiani nel mondo. Tutte le maggiori cariche istituzionali italiane e non si sono mosse in favore di ciò e anche noi vogliamo far partire un altro segnale forte dalla nostra Assemblea elettiva e che sarà gradito dalla nostra comunità paesana.Segue il testo integrale della Mozione.

MOZIONE SU DIFESA DEL DIRITTO ALLA LIBERTA’ RELIGIOSA DEI CRISTIANI NEL MONDO

PREMESSO CHE:

– Il diritto alla libertà religiosa è un diritto fondamentale e inalienabile, garantito dalla nostra Costituzione e dalla Dichiarazione dei Diritti Universali dell’uomo;

– da mesi si assiste ad un crescendo di violenza contro le Comunità cristiane nel mondo con attentati alle Chiese ed aggressioni, in alcuni casi anche mortali, a singoli sacerdoti;

– l’odio anticristiano ha colpito persino donne e bambine, vittime sempre più frequentemente di violenze e abusi sessuali, in un clima di generale indifferenza e disattenzione;

CONSTATATO CHE:

– tale clima di intolleranza estrema e di continue ed efferate violenze è culminato nel sanguinoso attentato del 1 Gennaio 2011 alla Basilica di Alessandria d’Egitto che ha provocato la morte di 23 Cristiani Copti, oltre a numerosi feriti;

CONSIDERATO CHE:

– Il Pontefice, Sua Santità Benedetto XVI, unitamente ai segni di dolore per la perdita di tante vite umane, ha espresso una ferma condanna per le violenze perpetrate e per la violazione dei luoghi di culto ed ha rivolto un accorato appello alle autorità politiche e religiose, affinché venga sempre rispettata la persona umana e tutelata l’incolumità fisica e la libertà di fede dei cristiani nel mondo;

– Il Presidente egiziano Hosni Mubarak, in totale sintonia con il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ha assicurato il massimo impegno per contrastare e bloccare ogni forma di violenza contro i Cristiani in modo da evitare sanguinosi scontri di religione e la divisione del Paese.

PRESO ATTO CHE:

– tutte le forze politiche e le autorità religiose, nazionali ed internazionali, hanno ribadito la necessità di intensificare l’impegno per lo sviluppo del dialogo interreligioso avviato dai massimi esponenti delle grandi religioni monoteiste proseguendo sulla strada indicata negli incontri di Assisi;

– il Presidente della Repubblica ha recentemente ribadito con forza il valore fondamentale del diritto alla libertà religiosa, condannando la strage di Alessandria d’Egitto;

IL CONSIGLIO COMUNALE DI CHIESINA UZZANESE (PT) IMPEGNA LA GIUNTA COMUNALE:

– a mettere in atto iniziative di concreta solidarietà e accoglienza a favore delle famiglie delle vittime della strage di Alessandria d’Egitto e delle comunità cristiane colpite dalle violenze;

– ad avviare altresì una campagna di denuncia della tragedia dei cristiani che, in alcuni paesi del mondo islamico, sono vittime dell’odio religioso, della violenza sessuale e della discriminazione;- a promuovere campagne di sensibilizzazione nel territorio e nelle scuole, sull’inviolabilità del principio di libertà religiosa e degli altri diritti fondamentali dell’uomo, sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite;

– a sostenere presso il Governo Nazionale la necessità che l’Unione Europea e il Parlamento Europeo ribadiscano la centralità e l’intangibilità del principio della libertà di culto ed esprimano una ferma condanna, non solo delle stragi e dei loro autori, ma di coloro che assumono atteggiamenti giustificazionisti e di sostanziale fiancheggiamento ideologico del terrorismo internazionale, prevedendo anche -nei casi più gravi- forme di isolamento diplomatico e di sanzioni commerciali, nei confronti di Stati conniventi con le organizzazioni terroristiche;

– a riproporre in tutte le sedi istituzionali, nazionali ed europee, l’affermazione del principio di Reciprocità nel rispetto della libertà di culto in tutti i Paesi. La necessità di affermare, negli atti costitutivi dell’Unione Europea, il richiamo alle radici giudaico-cristiane dell’Europa, quali matrici dell’identità culturale e civile nella quale si riconoscono le Nazioni che compongono oggi l’Unione Europea.

In